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Omogenitorialità

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Cos’è l’omogenitorialità

Per omogenitorialità si intende la relazione tra i componenti di una coppia omosessuale e i figli che crescono in quella coppia. Sia che i figli siano nati da una precedente relazione eterosessuale, sia che siano nati da un progetto della coppia stessa (facendo ricorso a tecniche di procreazione medicalmente assistita).
In Italia non esiste una legge che regolamenti e tuteli la genitorialità di una coppia omosessuale. Per questo il nostro ordinamento riconosce solo la responsabilità del genitore biologico del bambino, mentre il genitore elettivo, dal punto di vista legale, non esiste.

Da sempre ci siamo impegnati come Associazione per ottenere la piena tutela dei bambini nati da coppie dello stesso sesso rispetto ad entrambi i genitori.
La Corte Costituzionale ha riconosciuto che il desiderio di avere figli è espressione della “fondamentale e generale libertà di autodeterminarsi” di qualunque essere umano. Per le coppie omosessuali la possibilità di avere accesso, sia pure all’estero, a varie tecniche di procreazione medicalmente assistita ha reso possibile la realizzazione di quel desiderio all’interno della coppia.

Purtroppo a questa possibilità non fa seguito il riconoscimento automatico del genitore non biologico dei figli nati con tali tecniche. Nonostante quel genitore sia tale, e tale si senta, fin dalla nascita del desiderio, quindi assai prima della sua realizzazione. Ragione per la quale non è e non può sentirsi semplice “genitore sociale” di suo figlio.
La legge sulle Unioni civili ha regolato i rapporti della coppia omosessuale, mancando (colpevolmente) di regolamentare la relazione della coppia con i figli nati al suo interno.

 

Cosa fa Rete Lenford per le famiglie omogenitoriali

Come Associazione aiutiamo le famiglie omogenitoriali:

  • a ottenere il riconoscimento di entrambi i genitori
  • a garantire la continuità affettiva dei bambini nei confronti del genitore non biologico, in caso di crisi di coppia, qualora manchi il precedente riconoscimento legale

Diamo assistenza al genitore omosessuale nelle procedure di separazione e divorzio da una precedente relazione eterosessuale.

Offriamo inoltre il nostro supporto ai sindaci che si sono resi disponibili al doppio riconoscimento in favore di due madri o due padri sia al momento della nascita che con riconoscimento successivo.

Ci dedichiamo inoltre alla formazione, per operatori del diritto e non solo, sul tema.

 

Cosa abbiamo fatto

Dal 2012 ci siamo impegnati come Associazione per ottenere la trascrizione dell’atto di nascita straniero del figlio (italiano) di una coppia di madri italiane indicate entrambe come tali nell’atto. La sentenza della Corte di Cassazione n. 14878/2017 ha riconosciuto quel diritto, ordinando la trascrizione dell’atto con entrambe le madri nei registri dello Stato civile. Numerose sentenze di merito hanno successivamente riconosciuto lo stesso diritto ad altri bambini come figli di due madri. Nel 2017 analogo diritto è stato riconosciuto dal Tribunale di Livorno per i figli di una coppia di padri.

Nel 2017 abbiamo ottenuto dal Tribunale per i Minorenni di Firenze e dalla Corte d’Appello di Genova il riconoscimento in Italia di sentenze di adozione piena pronunciate all’estero in favore di coppie di padri italiani o con doppia cittadinanza.

Dal 2014 abbiamo ottenuto da vari Tribunali per i minorenni la pronuncia di adozione in casi particolari ai sensi dell’art. 44 lett. d) della L. n. 184/1983 e nel 2018 dal Tribunale di Pistoia abbiamo ottenuto che un bambino fosse riconosciuto fin dalla nascita come figlio di entrambe le sue madri.

 

Obiettivo

L’obiettivo è in tutti i casi sempre lo stesso: ottenere che il bambino nato in una coppia di persone dello stesso sesso venga riconosciuto “giuridicamente” figlio di entrambe le sue madri o i suoi padri, esattamente come lo è dal punto di vista affettivo e nella sua vita quotidiana.
Più in generale vogliamo ottenere che cadano le preclusioni nei confronti delle coppie omosessuali ad essere riconosciute come potenziali genitori adottivi.

Fino a quando una legge non risolverà la questione alla radice, continueremo a chiedere nelle aule giudiziarie, italiane e internazionali, il riconoscimento dei diritti che la legge ignora.