Il Tribunale di Grosseto dice sì alla trascrizione del matrimonio celebrato all’estero da persone dello stesso sesso

Il Tribunale di Grosseto conferma la propria decisione di ritenere pienamente legittima la trascrizione del matrimonio celebrato all’estero da persone omosessuali.
La Corte di Appello di Firenze aveva annullato per questioni di procedura la precedente decisione dello stesso Tribunale che ammetteva la trascrizione ed il Tribunale, chiamato a pronunciarsi nuovamente, ha ritenuto di non mutare indirizzo rispetto alla propria pronuncia di quasi un anno prima.

I giudici ampliano notevolmente gli argomenti posti a sostegno della trascrivibilità del matrimonio e riconoscono che non esiste nel nostro ordinamento interno alcuna norma che impedisca a persone dello stesso sesso di unirsi in matrimonio.
Neppure l’art. 29 della Costituzione che fa riferimento alla società naturale fondata sul matrimonio può essere interpretato a favore della famiglia tradizionale formata da uomo e donna poiché, per i giudici grossetani, anche l’unione omosessuale deve essere intesa come “formazione sociale spontanea” e dunque si presenta con caratteristiche altrettanto naturali quanto l’unione fra un uomo e una donna.
I Giudici poi si intrattengono a lungo sull’efficacia delle norme di diritto internazionale ed affermano che quel complesso di principi che costituisce l’ordine pubblico internazionale consente di considerare legittimo il matrimonio fra persone dello stesso sesso.
Il Tribunale porta a compimento il ragionamento dei giudici della Corte di Cassazione nella Sentenza n. 4184/2012: come si ricorderà la Cassazione aveva già detto che il matrimonio contratto all’estero da due persone è valido ed esistente ma, in mancanza di un intervento del legislatore italiano, non produrrebbe effetti nel nostro ordinamento.
I Giudici di Grosseto aggiungono però che non trascrivere i matrimoni fra persone dello stesso sesso si tradurrebbe nel mancato riconoscimento di uno status acquisito validamente all’estero e che l’individuo ha il diritto di veder riconosciuto questo status, anche se da questo diritto non possa sorgere quel complesso di diritti e doveri che costituiscono il rapporto matrimoniale.
Dunque, anche se in Italia non è riconosciuta la validità del matrimonio fra persone dello stesso sesso, costituisce un diritto degli individui quello di poter dare pubblicità nel nostro ordinamento allo stato di coniugi acquisito validamente all’estero.

Scarica il provvedimento 

Share

Recent Posts

CRIMINI D’ODIO ANTI LGBTQI+: CONVEGNO DI PRESENTAZIONE DEL REPORT ITALIANO

Vi aspettiamo dopodomani, giovedì 29 maggio, alle ore 15:00, alla Casa dei diritti in via… Read More

6 giorni ago

VITTORIA STORICA IN CORTE COSTITUZIONALE: ADDIO ALLE ADOZIONI PER LE COPPIE DI MADRI, SÌ AL RICONOSCIMENTO ALLA NASCITA PER I BAMBINI NATI DA DUE MAMME!

Straordinario successo di ‘Rete Lenford – Avvocatura per i diritti LGBTI+’: con la sentenza n.… Read More

2 settimane ago

Numeri di telefono dell’associazione

Segnaliamo che, per un problema momentaneo dei recapiti indicati nella sezione "Contatti", l'associazione può essere… Read More

2 settimane ago

NOTA ILLUSTRATIVA SULLA PROPOSTA REFERENDARIA DENOMINATA “REFERENDUM UGUALI!”

Sul sito del Ministero della Giustizia è pubblicata una proposta referendaria così descritta: ​«Il quesito… Read More

2 settimane ago

NON ESISTE ALCUN REFERENDUM SUL MATRIMONIO TRA PERSONE DELLO STESSO SESSO

In questi giorni sta circolando online la richiesta di firme per un referendum, che viene… Read More

2 settimane ago

Grande successo giudiziario per le persone trans sposate!

Con due importanti sentenze - la n.1308/2025 e la n.1323/2025 - il Tribunale di Firenze… Read More

2 mesi ago