“Il matrimonio egualitario è una battaglia dei conservatori” è il titolo di un articolo di Jon M. Huntsman, pubblicato su The American Conservative il 21 febbraio 2013. Huntsman è l'ex governatore dello Utah, nonché uno dei candidati repubblicani nella corsa alla Casa Bianca del 2012, che fino a poche settimane fa aveva fatto campagna contro l'apertura del matrimonio alle coppie dello stesso sesso e che ora ha cambiato idea. Però, ha fatto solo da apriprista, perchè due sere fa (25 febbraio) è stato annunciato che 75 esponenti di spicco del partito Repubblicano hanno sottoscritto una memoria che verrà presentata alla Corte suprema a favore della dichiarazione di incostituzionalità della Proposition 8.
Ricorderete che la Proposition 8 è il referendum che nel 2008 ha modificato la costituzione della California introducendo la definizione del matrimonio come unicamente tra un uomo e una donna, ponendo così fine alla possibilità per le coppie dello stesso sesso di sposarsi.
Ne è seguito un contenzioso che ha visto diverse Corti pronunciare l'incostituzionalità di quel referendum ( vedasi le seguenti notizie 1 2 3), fino ad arrivare dinanzi alla Corte suprema che si pronuncerà nei prossimi mesi.
La memoria dei repubblicani a sostegno del diritto delle persone lesbiche e gay di sposarsi è stata sottoscritta, tra gli altri, dal importanti consiglieri di George W. Bush, da quattro ex governatori e da due deputati di peso. In particolare, è stato firmato da Meg Whitman, che aveva supportato la battaglia per la Proposition 8 mentre correva come candidata governatrice della California per i repubblicani. La lista dei sottoscrittori della memoria potrebbe allungarsi e, per il momento, si annuncia come l'avvio di un ripensamento del tema all'interno del partito repubblicano, contro il presidente della Camera Boehner, che si oppone.
È stato fatto osservare come questa iniziativa potrebbe essere un elemento decisivo perché la componente conservatrice della Corte suprema esprima un voto favorevole alla dichiarazione di incostituzionalità.
Questa memoria (di cui al momento non si conosce ancora il testo) è stata annunciata a distanza di tre giorni da quella che l'amministrazione Obama ha presentato alla stessa Corte Suprema contro il DOMA, altro caso su tema analogo su cui la Corte terrà udienza a fine marzo.
I due casi hanno portata diversa e quello contro la Proposition 8 ha certamente un peso decisivo perché pone, tra l'altro, un quesito di diritto affascinante e determinante nel conseguire il matrimonio egualitario: può il corpo elettorale, che rappresenta la maggioranza, votare una decisione che limita i diritti fondamentali di una minoranza? Se la Corte suprema rispondesse di no, verrebbero messe in discussione la maggior parte delle costituzioni degli stati degli Stati Uniti che, a seguito di referendum, sono state modificate per introdurre la definizione 'eterosessuale' del matrimonio.
Con la memoria dei repubblicani, è come se i democratici fossero stati superati a sinistra, o a destra, se si accetta la lettura di Huntsman del matrimonio egualitario come riforma conservatrice. Che poi è la stessa lettura che viene data dal premier inglese Cameron.
Quale che sia l'idea che ciascuno si sia fatto, è certo che la valanga è partita e si potrebbe anche aspettarsi che già nel 2013 gli USA, come federazione, introducano il matrimonio egualitario, accanto ad almeno altri tre stati che lo introdurranno nel corso di ques'anno: Francia, Inghilterra e Uruguay.
Mi piacerebbe vedere in questo momento l'espressione di Ernesto Galli Della Loggia e il suo mainstreaming warning; rimarrà molto deluso.
Non provo però piacere per questo, ma provo soddisfazione nel constatare che – finalmente – la questione dei diritti dei cittadini lesbiche e gay interroga tutti perché riguarda tutti. Non è questione di moda o di fede, ma di diritti fondamentali e di laicità.
Huntsman ha scritto nel suo articolo: «i conservatori dovrebbero cominciare ad essere di nuovo leader e spingere i loro stati ad unirsi agli altri nove che consentono ai loro cittadini di sposarsi. Sono sposato da 29 anni. Il mio matrimonio è stato la più grande gioia della mia vita. Non c'è niente di conservatore nel negare ad altri Americani il talento di forgiare quella stessa relazione con la persona che amano. Tutti gli Americani dovrebbero essere tratti dalla legge in maniera egualitaria […] Il matrimonio non è un tema che la gente razionalizza attraverso la lente astratta della legge; è piuttosto qualcosa che si comprende a livello emozionale attraverso la propria esperienza con la famiglia, i vicini, gli amici. Il partito di Lincoln dovrebbe stare dalla parte della nostra migliore tradizione di eguaglianza e supportare il matrimonio civile per tutti gli Americani. […] Ma il popolo americano non ci darà ascolto se saremo contro i loro amici, le loro famiglie e la libertà individuale».
Deborah Pryce, ex leader repubblicana del Congresso, una delle firmatarie della memoria, ha dichiarato: «Come gran parte del paese, i miei punti di vista sono evoluti su questo tema dal primo giorno che misi piede al Congresso. Penso solo che sia la cosa giusta e penso anche che abbia solide basi legali».
Esattamente quello che pensiamo noi e per cui ci battiamo. Avvocatura per i Diritti LGBTI – Rete Lenford ha redatto tre proposte di legge a disposizione dei parlamentari di tutti gli schieramenti perché le sottoscrivano e le facciano approvare nel corso della legislatura che va aprendosi.
Una di esse disciplina il matrimonio per tutti, mentre le altre due riguardano la repressione e la prevenzione contro omofobia e transfobia e la modifica della legge sul cambio di sesso. Sono tre leggi improrogabili per far crescere l'Italia. Il nostro Paese, con tutti i suoi problemi, non può rimanere ancora indietro su questi temi. E' una battaglia che conservatori e progressisti, di ogni partito, devono e possono condurre insieme.
Una ventina di parlamentari si sono già impegnati a presentarle in Parlamento, ma ci serve l'aiuto di tutte e tutti, cittadini e associazioni, per farle conoscere. Chiediamo a chiunque condivida il nostro impegno di contattare i nuovi parlamentari per chiedergli di far proprie queste proposte di legge e di portarle avanti formando una maggioranza trasversale e ampia in parlamento.
Le propos
te di legge sono disponibili sul sito: www.eventiretelenford.it
Questa volta ce la possiamo fare, dobbiamo crederci. Credici anche tu. Attivati. Partecipa a far crescere l'Italia